Hai appena fatto un tatuaggio e non sai in che modo curarlo. Oppure stai pensando di farlo, e magari sei spaventato perché hai sentito storie terribili di infezioni, sanguinamenti e altre splatterate del genere. È vero, molte persone sono esplose dopo essersi tatuate (no, non è vero! E poi l’Ema ha detto che non c’è collegamento!), ma questo non deve fermare il tuo legittimo desiderio di avere una fantastica opera d’arte sulla tua pelle, bianchiccia per la lunga quarantena senza vacanze.
Come curo il mio tatuaggio?
Quindi, cerchiamo di mettere in ordine un po’ di informazioni dettagliate su come curare al meglio il proprio tatuaggio, per evitare effetti indesiderati e mantenere linee e colori definiti e brillanti. Per farlo, ahimè, dovremo partire da cos’è un tatuaggio. Pensi di saperlo già? Think again….
Com’è fatta la pelle umana
Allora, devi sapere che la nostra pelle è composta da 3 strati:
- epidermide: lo strato più superficiale, protettivo, composto a sua volta da 5 strati…ok ok, non ti interessa. Quello che devi saper è che un tatuaggio che si ferma all’epidermide sparirebbe quasi del tutto nel giro di pochi mesi. Questo soprattutto a casa del normale ricambio cellulare,
- derma: è lo strato che sta sotto l’epidermide, ed è proprio quello sul quale dovrà essere realizzato il tatuaggio. Questo perché è in questo livello che sono presenti i macrofagi, particolari cellule che inglobano il pigmento dell’inchiostro e lo trattengono, permettendogli di rimanere quasi del tutto inaleterato nel tempo.
- ipoderma: lo strato sottostante gli altri due, che non deve essere assolutamente toccato dal tatuaggio. Anzi, diciamocelo, se ti sei affidato a un tatuatore cane, ti succederà proprio questo. Il tatuatore arriverà all’ipoderma, e il tuo tatuaggio sarà tutto sbavato e pieno di aloni. Amico mio, a questo punto la frittata è fatta, quindi vedi di scegliere un artista che sappia quello che fa.
Ora che hai una vaga idea di come funziona l’arte del tatuaggio, possiamo passare agli step successivi. Quando il tatuatore passa la sua macchinetta su di te, producendo quel suono metà celestiale e metà infernale che piacerebbe tanto a Pinhead di Hellraiser, fa un’infinità di buchi che sono a tutti gli effetti ferite, anche se microscopiche. ATTENZIONE: se hai allergie, ricorda che alcuni colori come il GIALLO e il BIANCO contengono zinco. Chiedi consiglio al tuo tatuatore e prendi informazioni sulle marche di inchiostro che andrà ad usare. Sará sicuramente felice di guidarti nella scelta e magari optare per una soluzione non colorata.

Pinhead mostra le controindicazioni dei buchi degli aghi su una pelle non sufficientemente idratata
prodotti specifici per tatuaggi
Come tutte le ferite, i buchi degli aghi vanno coperti durante le prime ore per evitare che ci si depositi sporco di vario genere. Ma, allo stesso tempo, vanno fatti respirare perché possano cicatrizzare. Sei fortunato, vivi in un’epoca in cui anche i gatti delle star sono tatuati, quindi avrai a disposizione un gran numero di prodotti specifici che ti permettono di ottenere questi risultati. In particolare, ci sono creme che permettono di velocizzare il processo di guarigione attraverso componenti antibatterici ed emollienti. La maggior parte dei tatuatori ti consiglierà di usare creme antibiotiche a base di paraffina da reperire in farmacia. NON FARLO: gli antibiotici, non sono esattamente il TOP per la cura quotidiana di un tatuaggio, cosí come non lo é la paraffina. Esistono soluzioni a base di ingredienti naturali che ti aiuteranno a guarire senza prendere medicine inconsapevolmente.
Una cura quotidiana
In ogni caso, per quanti prodotti userai e per quanta attenzione ci metterai, il tatuaggio sarà comunque gonfio e dolente per un paio di giorni. La cosa non deve allarmarti, hai messo la pelle sotto stress e in fondo volevi fare il duro, quindi un po’ di rossore non sarà un problema. Fai attenzione a non grattarti, sciacqua il tatuaggio ogni 3 ore con acqua tiepida tendente al freddo, usa saponi a pH neutro e privi di profumo e pensa a qualcos’altro! La pellicola va tenuta solo per 3-4 ore dopo la seduta, appena la ferita sará chiusa la pelle dovrà iniziare il suo processo di guarigione grazie all’ossigeno col supporto di un buon balsamo cicatrizzante come il nostro Inked, ma soprattutto NON ESPORTI AL SOLE.
Tieni le zampe a posto
Dopo una settimana circa cominceranno a formarsi delle crosticine che pian piano si staccheranno, probabilmente provocandoti un gran prurito. Indovina? Esatto, devi stare cionco e cercare di non grattarti. Sia perché potresti interferire con il fissaggio dell’inchiostro, sia perché è un sacco di tempo che non ti lavi le mani (nonostante le raccomandazioni dell’OMS) e rischi di provocarti un’infezione.
Oh no! Ho un’infezione!
E se l’infezione te la sei provocata? Guarda, noi ti avevamo avvertito che dovevi fare il bravo. Ma se a distanza di settimane il tuo tatuaggio continua a essere infiammato o rigonfio, o se addirittura ha formato delle sacche di pus, ti conviene chiamare un medico e prenotare una visita.
Dopo la guarigione il mantenimento
Una volta che le crosticine sono cadute il tuo tatuaggio é definitivamente guarito. Il prurito sparisce e i colori sono fissati sulla tua pelle. Ti chiederai, esiste un modo per mantenere il mio tatuaggio sempre bellissimo? La risposta é SI. La cura del tatuaggio deve entrare a far parte della tua routine quotidiana, soprattuto se è un tatuaggio di grandi dimensioni e con molti colori. Dopo la doccia, abbi cura di applicare un balsamo nutriente e con una leggera protezione solare. Hai capito bene, l’idratazione sarà la tua migliore amica e il sole il tuo peggior nemico.
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Come curo il mio tatuaggio?