L’acqua. Insieme all’aria, il bene di prima necessità per eccellenza. Un bene che, già solo come idea, è un bene comune. Del resto, noi esseri viventi non veniamo tutti dall’acqua? Già, eppure pare che a breve dovremo abbandonare questo nostro concetto romantico di diritto garantito a tutti. Perché adesso sbarcherà in borsa. Dovremo abituarci a sentirlo chiamare “oro blu”. O commodity, per utilizzare un termine più consono ai signori di Wall Street.
Altro che bene comune: l’acqua sbarca in borsa
Purtroppo avete capito bene. Il CME Group, la più grande piazza finanziaria dei contratti a termine del mondo, in collaborazione con il Nasdaq, ha annunciato la creazione del primo future sul mondo sull’acqua. Questo vuol dire che il suo prezzo oscillerà, come accade col petrolio, o con l’oro. Sarà, come i beni appena citato, oggetto di oscillazioni e speculazioni finanziarie. Pazienza se, dal 2010, la risoluzione ONU del 28 luglio 2010 abbia dichiarato il diritto all’acqua “un diritto umano universale e fondamentale”.
Business is business, honey
Certo, a sentire quei benefattori di CME Group, la mossa è fatta per il nostro bene. Nostro nel senso di noi tutti genere umano. Tim McCourt, Responsabile dell’Indice azionario CME Group, ci tiene a rassicurarci: “Questo nuovo e innovativo contratto idrico si basa sulla nostra forte partnership con il Nasdaq, nonché sulla nostra comprovata esperienza di 175 anni nell’aiutare gli utenti finali e altri partecipanti al mercato a gestire rischio nei mercati delle materie prime essenziali, tra cui agricoltura, energia e metalli”. Una mossa che porterà stabilità, insomma. Come dite? Non vi sentite né stabili né tanto meno rassicurati? Credeteci, possiamo capirvi.
L’ONU non ci sta (per fortuna)
Fortunatamente qualche voce autorevole si è alzata per contrastare questa deriva pericolosissima per l’intera razza umana (e non solo umana, aggiungiamo). “Non si può dare valore all’acqua come si fa con altre materie prime scambiate” – ha detto Pedro Arrojo-Agudo, Relatore speciale sui diritti umani per l’acqua potabile e i servizi igienico-sanitari sicuri all’ONU – L’acqua appartiene a tutti ed è un bene pubblico. È strettamente legato a tutte le nostre vite e ai mezzi di sussistenza ed è una componente essenziale per la salute pubblica“.
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